Diceva Mons. Antonio Santin, vescovo della Diocesi di Trieste, sulla necessità di curare con attenzione gli immobili della Chiesa: "Ci sono chiese parrocchiali e case canoniche cadenti. Che terribile responsabilità per coloro che lasciano arrivare le cose a questo punto! Ma non è una buona scusa il dire che la colpa è degli altri. Tu sei arrivato ora, fa ora il tuo dovere, tutto il tuo dovere. Il Signore ti ha mandato per questo e attende questo da te. Sai che significa un tempio crollato, una casa canonica rovinata? Significa che Gesù se ne va. Se ne va dal Tabernacolo, se ne va dalla persona del sacerdote. E dove si chiude un tempio, infittisce la selva. La selva di tutti i vizi e di tutti gli errori" (dal libro "Parole di un pastore", Trieste 1974, Lettera Pastorale nel 41° di episcopato di Mons. Antonio Santin, n°12).