venerdì 27 marzo 2015
giovedì 26 marzo 2015
martedì 24 marzo 2015
Salvatore Mesoraca: "Dalle tenebre alla luce" - 3° incontro del quaresimale presso l'ospedale di Montecatone
Quarto incontro del quaresimale presso la cappellina dell'ospedale di Montecatone (21 marzo 2015)
"Dalle tenebre alla luce" - Salvatore Mesoraca from GRIS IMOLA on Vimeo.
"Dalle tenebre alla luce" - Salvatore Mesoraca from GRIS IMOLA on Vimeo.
domenica 22 marzo 2015
Solennità dellla "Annuncizione del Signore", 25 marzo 2015
SANTE MESSE:
- ore 16,00 CAPPELLINA OSPEDALE DI MONTECATONE
- ore 20,00 CHIESA PARROCCHIALE DI SAN BIAGIO IN MONTECATONE
domenica 15 marzo 2015
mercoledì 11 marzo 2015
lunedì 9 marzo 2015
sabato 7 marzo 2015
LA LEGITTIMA DIFESA
Beato Marco D'Aviano |
E' giusto sparare ad un ladro che minaccia la tua vita?
E' giusto sparare ad un ladro che minaccia la vita di un tuo famigliare?
E' giusto sparare ad un ladro che minaccia il tuo prossimo?
Cosa può fare un ladro, se viene scoperto, a te e alla tua famiglia?
Ha senso giustificare chi ruba e chi fa il male con la sua condizione di bisogno, fornendo così l'assoluzione preventiva a tutti coloro che hanno bisogno e vogliono fare del male? Credo sia giusto difendersi partendo dal presupposto che il ladro ti farà tutto il male possibile per rubarti quanto possiedi ... anche prendendo la tua vita, quella dei tuoi famigliari e del tuo prossimo ... e il ladro si assume il suo "rischio professionale" ...
Altrimenti se non c'è RESPONSABILITA' di quanto si opera allora TUTTO è PERMESSO ... e si impara a giustificare tutto, assolvendo il male a prescindere!
Allora le VITTIME lo diventano al "quadrato", oltre il male ricevuto dal LADRO - non sentirsi più sicuri in casa propria, essere depredati della pace famigliare, ecc. - il dover rispondere della LEGITTIMA DIFESA ... dovendo portare anche il RIMORSO per quella LEGITTIMA DIFESA a cui il ladro li ha costretti.
Le ARMI sono qualcosa di terribile ... lo STATO, ben remunerato, che avrebbe il compito di difenderci - vedi la pressione fiscale italiana, la più alta del mondo - lo fa poco e lo fa male ... allora qual'è la soluzione?
Il 5° comandamento, "non uccidere", che vuol dire anche "non farti uccidere" perchè "non è necessario per la salvezza dell'anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l'uccisione di altri: poiché un uomo è tenuto di più a provvedere alla propria vita che alla vita altrui" (CCC.2264). Il CCC. 2264 (catechismo della Chiesa Cattolica) dice: "Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale". E "La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere" (CCC.2265). Ovviamente "Se, invece, i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana." (CCC.2267). Svegliamoci!!!!!!!!!
Ovviamente rimane valido il "porgere l'altra guancia" di Gesù che significa accettare, il male e la morte ingiusta per non chiudersi a Dio e al prossimo nell'odio e non restituire "male per male". Ma questo non significa non denunciare il male, non significa essere "passivi" di fronte al male ma significa SVELARE il male, facendo vedere che non si vuole essere coinvolti dal male. Però quando questo accade per se e per gli altri, c'è la possibilità di una LEGITTIMA DIFESA proporzionale al male che ci sta infliggendo l'aggressore che non ci chiude il CIELO ma che indubbiamente ci insozza l'anima perchè non possiamo pensare di rispondere alla violenza con la violenza senza portarne un grosso peso nell'anima!
E' giusto sparare ad un ladro che minaccia la vita di un tuo famigliare?
E' giusto sparare ad un ladro che minaccia il tuo prossimo?
Cosa può fare un ladro, se viene scoperto, a te e alla tua famiglia?
Ha senso giustificare chi ruba e chi fa il male con la sua condizione di bisogno, fornendo così l'assoluzione preventiva a tutti coloro che hanno bisogno e vogliono fare del male? Credo sia giusto difendersi partendo dal presupposto che il ladro ti farà tutto il male possibile per rubarti quanto possiedi ... anche prendendo la tua vita, quella dei tuoi famigliari e del tuo prossimo ... e il ladro si assume il suo "rischio professionale" ...
Altrimenti se non c'è RESPONSABILITA' di quanto si opera allora TUTTO è PERMESSO ... e si impara a giustificare tutto, assolvendo il male a prescindere!
Allora le VITTIME lo diventano al "quadrato", oltre il male ricevuto dal LADRO - non sentirsi più sicuri in casa propria, essere depredati della pace famigliare, ecc. - il dover rispondere della LEGITTIMA DIFESA ... dovendo portare anche il RIMORSO per quella LEGITTIMA DIFESA a cui il ladro li ha costretti.
Le ARMI sono qualcosa di terribile ... lo STATO, ben remunerato, che avrebbe il compito di difenderci - vedi la pressione fiscale italiana, la più alta del mondo - lo fa poco e lo fa male ... allora qual'è la soluzione?
Il 5° comandamento, "non uccidere", che vuol dire anche "non farti uccidere" perchè "non è necessario per la salvezza dell'anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l'uccisione di altri: poiché un uomo è tenuto di più a provvedere alla propria vita che alla vita altrui" (CCC.2264). Il CCC. 2264 (catechismo della Chiesa Cattolica) dice: "Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale". E "La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere" (CCC.2265). Ovviamente "Se, invece, i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana." (CCC.2267). Svegliamoci!!!!!!!!!
Ovviamente rimane valido il "porgere l'altra guancia" di Gesù che significa accettare, il male e la morte ingiusta per non chiudersi a Dio e al prossimo nell'odio e non restituire "male per male". Ma questo non significa non denunciare il male, non significa essere "passivi" di fronte al male ma significa SVELARE il male, facendo vedere che non si vuole essere coinvolti dal male. Però quando questo accade per se e per gli altri, c'è la possibilità di una LEGITTIMA DIFESA proporzionale al male che ci sta infliggendo l'aggressore che non ci chiude il CIELO ma che indubbiamente ci insozza l'anima perchè non possiamo pensare di rispondere alla violenza con la violenza senza portarne un grosso peso nell'anima!
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