martedì 28 agosto 2012

Festa della Madonna del Rosario a Montecatone dal 5 al 9 settembre

Dal 5 al 9 settembre siete tutti invitati alla "Festa della Madonna del Rosario" presso la Parrocchia di San Biagio in Montecatone. La festa della Madonna del Rosario ci ricorda continuamente le grandi vittorie riportate dai cristiani sui nemici della Chiesa mediante il Rosario di Maria. Dove la Madre di Dio viene onorata e pregata col Rosario viene conservata una fede viva e l'ortodossia della fede. Come imparare a pregare con il cuore senza che la Madonna, la Madre, ci guidi svelandoci il cuore di suo Figlio Gesù nel mistero della sua incarnazione, passione, morte e resurrezione per la salvezza eterna dall'inferno e la comunione dei santi?  O Vergine cara intercedi per noi, tu che tieni nelle mani la chiave delle grazie divine, Gesù, fa piovere su di noi mediante il Suo sangue innocente ogni tesoro di grazie celesti. E chi potrà avere diritti su questo Sangue di benedizione più di te, che glielo donasti traendolo dal tuo? La Carne tua è sua, il Sangue suo è tuo, o Maria, e mi pare che questo Sangue prezioso goda sgorgando a larghi fiotti per te là sulla croce, sapendo che sei tu la sorgente prima da cui scaturì. 

don Fabio Arlati

 

mercoledì 22 agosto 2012

Tutti possono ricevere il battesimo ma non tutti possono fare il padrino e la madrina

- I genitori devono essere battezzati per domandare il battesimo del loro figlio?
Non necessariamente in quanto il battesimo riguarda la persona che lo riceve. I genitori non battezzati possono domandare il battesimo per i loro figli, ma essi si impegnano ad accompagnarlo a scoprire la fede cristiana e a iscriverlo alla catechesi. In questi casi la figura del padrino-madrina che affianca quella del genitori assume un’importanza significativa.

- I genitori che non sono sposati in chiesa possono far battezzare il loro figlio?

Si. II battesimo è un dono gratuito che Dio fa al bambino. Tocca al parroco verificare, se necessario, la serietà delle motivazioni del genitori.

- I genitori, di cui uno non è credente oppure appartiene ad una religione non cristiana, possono far battezzare il loro figlio?

La loro situazione non impedisce di chiedere il battesimo per il loro figlio, a condizione tuttavia che il coniuge non cristiano, accetti che il bambino venga cresciuto nella fede cattolica.

- Genitori divorziati risposati possono far battezzare il loro figlio?

Si. La difficoltà che si può incontrare in questo caso riguarda un eventuale disaccordo tra loro sul progetto di avviare il bambino alla fede cristiana. Comunque sempre, la Chiesa afferma il diritto di ogni uomo, di ogni figlio, di ricevere il battesimo.

- Genitori conviventi o sposati solo civilmente possono far battezzare il loro figlio?

Anche in questo caso la risposta è affermativa: tuttavia è importante che i genitori prendano consapevolezza della contraddizione tra la domanda del battesimo per il figlio e la loro situazione: questo stato di vita infatti rifiuta di vivere da battezzati l’amore coniugale.

- II bambino può essere battezzato con qualsiasi nome?

La chiesa chiede che il nome non sia estraneo alla fede cristiana poiché il bambino attraverso il battesimo acquisisce la sua identità di cristiano, identità espressa dal nome che rimanda alle generazioni di credenti che ci hanno preceduto nella fede.

- Si può scegliere un padrino o una madrina non battezzati?

No, poiché il ruolo del padrino e della madrina non riguarda semplicemente un’amicizia o una parentela affettiva. II loro ruolo principale è di rappresentare la comunità cristiana e di testimoniare la fede della Chiesa davanti al bambino e ai suoi genitori.

- Chiunque può essere padrino o madrina del bambino?

Non esattamente: la chiesa domanda che abbiano almeno 16 anni, che siano battezzati, cresimati e abbiano ricevuto l’Eucaristia. E dovendo svolgere il compito di educare alla fede, non possono vivere in maniera contraria e difforme dalla vita cristiana (ad es. essere divorziati risposati, conviventi). I divorziati non risposati  e non conviventi posso essere padrino o madrina.

- Si può scegliere un fratello o una sorella del bambino come padrino e madrina?
E possibile, ma è meglio non scegliere il padrino e la madrina all’interno della famiglia. In effetti, essendo uno dei significati di questo compito quello di aprire alla comunità cristiana più ampia della famiglia, in questo caso verrebbe meno!

- E' obbligatoria la preparazione dei genitori?

La parrocchia prevede una preparazione che si rivolge primariamente ai genitori, ma eventualmente anche ai padrini e alle madrine. E' un’occasione per tutti di riscoprire la fede cristiana e la vita della Chiesa.

- Un bambino battezzato in un’altra confessione cristiana dovrà essere ribattezzato secondo il rito cattolico?

No, ma è necessario verificare che si sia trattato di un battesimo cristiano (cattolico, protestante, ortodosso) e non di un rito d’iniziazione praticato in una setta o in un’altra religione.

- II battesimo si deve fare sempre nella parrocchia?

Normalmente il battesimo si svolge nella parrocchia dei genitori. Tuttavia per motivi validi (trasferimento momentaneo, partecipazione attiva in altra parrocchia...) può essere celebrato in un’altra chiesa parrocchiale.

- In questo caso si deve chiedere il nulla osta al parroco di competenza?

II 47° Sinodo diocesano affida al parroco che ha ricevuto la richiesta dei genitori la possibilità di accogliere la domanda e di informarne il parroco di competenza.

- La data del battesimo: chi la decide?

E importante che i genitori contattino il parroco alcuni mesi prima del periodo previsto. Anche perché la celebrazione del battesimo deve essere in sintonia con i tempi della comunità cristiana, infatti ad esempio: le domeniche di quaresima, il giorno di Natale non sono tempi adatti alla celebrazione del battesimo.

- Perché bisogna firmare il registro dopo il battesimo?

Perché la Chiesa deve custodire la memoria di coloro ai quali ha donato il sacramento del battesimo.

- Si può battezzare un bambino adottato?

Senza dubbio, perché l’importante è ciò che c’è oggi tra lui e i suoi genitori adottivi, tra lui e il suo nuovo luogo di vita. Il battesimo e un sacramento per l’oggi. Sarà importante essere attenti alla situazione culturale e religiosa precedenti del bambino.

- Si può annullare il proprio battesimo?

No. Dio e fedele per sempre. Si impegna una volta per tutte: non si riprende mai il suo amore. Anche se viene fatta, in questi ultimi anni una richiesta legale in tal senso. Uno non può essere “sbattezzato”, però la sua richiesta, che deve essere accettata dal parroco, viene annotata sul registro dei battesimi quale desiderio “di non far più parte della chiesa cattolica”. Quali conseguenze? la persona è come si fosse auto scomunicata e quindi: non può accedere ai sacramenti, non può svolgere il compito di  padrino/madrina nei battesimi  e nelle cresime  e non possono essere celebrati i funerali in chiesa.

- Quali compiti da adempiere per la domanda del battesimo?

Bisogna rivolgersi al parroco. II parroco e i laici responsabili della preparazione al battesimo potranno concordare con voi le modalità della preparazione, la data della celebrazione, generalmente comunitaria. La Chiesa privilegia il battesimo di più bambini insieme.

- Può un sacerdote amico di famiglia, o parente celebrare il battesimo?

Senza dubbio, sarà importante parlarne con il parroco: il sacerdote potrà partecipare con lui alla celebrazione comunitaria e amministrare lui stesso il battesimo al bambino interessato.

martedì 21 agosto 2012

Don Giovanni De Santis cappellano dell'ospedale di Montecatone per 10 anni

Don Giovanni De Santis, sacerdote filippino, è stato cappellano dell'ospedale di Montecatone per 10 anni dal 1973 al 19 gennaio 1983 fino alla morte avvenuta improvvisamente nell'ospedale di Montecatone. Nel ricordino funerario è scritto: "Ha vissuto entusiasticamente il suo Sacerdozio in piena obbedienza alla Chiesa, nel totale gioioso dono di sè ai fratelli nella fede. Il Signore ama chi dona con gioia".


Anni 50, l'ospedale di Montecatone

Il vescovo di Imola Mons. Paolino Tribbioli (1891-1956) - al centro con la croce pettorale - insieme al parroco di San Biagio in Montecatone (1868-1955), per 60 anni, don Cesare Mariani - il quarto da sinistra - con i frati cappellani dell'ospedale di Montecatone e le suore infermiere. Grazie alla Chiesa Cattolica da almeno 1000 anni esistono gli ospedali a Imola.


venerdì 17 agosto 2012

Comunione eucaristica alle persone disabili

Il can.913 del Codice di Diritto Canonico della Chiesa Cattolica afferma che "per poter amministrare la santissima Eucaristica ai fanciulli, si richiede che essi posseggano una sufficiente conoscienza ed una accurata preparazione, così da percepire, secondo la loro capacità, il Mistero di Cristo ed essere in grado di assumere con fede e devozione il Corpo del Signore. Tuttavia ai fanciulli che si trovano in pericolo di morte la santissima Eucarestia può essere amministrata se possono distinguere il Corpo di Cristo dal cibo comune e ricevere con riverenza la comunione". Ma i vescovi italiani, il 3 giugno 2003, invitano a valutare "le diverse forme con cui la consapevolezza e le disposizioni interiori - il percepire con il "cuore" - possono manifestarsi, nel rispetto del mistero del dialogo che la grazia di Cristo instaura con ciascuna persona umana". Inoltre il documento "L'iniziazione cristiana alle persone disabili" del 2004 dell'Ufficio Catechetico Nazionale afferma che "i sacramenti, prima di essere sacramenti di salvezza per l'uomo, sono un segno-presenza di Cristo e della Chiesa. Sono un segno dell'amore di Dio; un Dio che ama sempre le sue creature, prima ancora che questa possa riamarlo". Allora occorre tenere conto di alcuni aspetti: 1)la storia della prassi ecclesiale era quella di dare la comunione ai bambini appena battezzati sulla ragione teologica dell'unitarietà dei sacramenti dell'iniziazione cristiana e senza chiedere alcuna adesione di tipo personale, volontaria perchè se ne faceva garante la fede della famiglia e della comunità cristiana; 2)vi è un mistero della persona umana cha va al di là dei limiti o delle inabilità mentali; è praticamente impossibile "misurare" le interiori disposizioni spirituali di un disabile mentale; 3)si può ritenere sufficiente cogliere il "desiderio" di queste persone manifestato in diversi modi anche non verbali anche perchè "la grazia di Dio gratuitamente giustifica anche se da parte dell'uomo è assente o non chiara la possibilità di risposta" (can.871); 4)battesimo e cresima vengono conferite tradizionalmente a chi non ha uso della ragione. Inoltre la disabilità non è "distanza" ma possibilità di altra presenza: il non-vedente vede oltre, il disabile motorio sperimenta un altro incedere, il mentale un diverso modo di relazionarsi: insomma il disabile è un diversabile e in quanto tale è riconosciuto e valorizzato. Conclude papa Benedetto XVI: "Venga assicurata anche la comunione eucaristica, per quanto possibile, ai disabili mentali, battezzati e cresimati: essi ricevono l'Eucarestia anche nella fede della famiglia e della comunità che li accompagna" (Sacramentum Caritatis, n°58).