lunedì 30 settembre 2013

Cercasi catechisti nella parrocchia di Montecatone

Si chiede Papa Francesco nella Santa Messa di domenica scorsa (29 settembre 2013): "chi è il catechista? E’ colui che custodisce e alimenta la memoria di Dio; la custodisce in se stesso e la sa risvegliare negli altri. E’ bello questo: fare memoria di Dio, come la Vergine Maria che, davanti all’azione meravigliosa di Dio nella sua vita, non pensa all’onore, al prestigio, alle ricchezze, non si chiude in se stessa. Al contrario, dopo aver accolto l’annuncio dell’Angelo e aver concepito il Figlio di Dio, che cosa fa? Parte, va dall’anziana parente Elisabetta, anch’essa incinta, per aiutarla; e nell’incontro con lei il suo primo atto è la memoria dell’agire di Dio, della fedeltà di Dio nella sua vita, nella storia del suo popolo, nella nostra storia: «L’anima mia magnifica il Signore … perché ha guardato l’umiltà della sua serva … di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,46.48.50). Maria ha memoria di Dio. In questo cantico di Maria c’è anche la memoria della sua storia personale, la storia di Dio con lei, la sua stessa esperienza di fede. Ed è così per ognuno di noi, per ogni cristiano: la fede contiene proprio la memoria della storia di Dio con noi, la memoria dell’incontro con Dio che si muove per primo, che crea e salva, che ci trasforma; la fede è memoria della sua Parola che scalda il cuore, delle sue azioni di salvezza con cui ci dona vita, ci purifica, ci cura, ci nutre. Il catechista è proprio un cristiano che mette questa memoria al servizio dell’annuncio; non per farsi vedere, non per parlare di sé, ma per parlare di Dio, del suo amore, della sua fedeltà. Parlare e trasmettere tutto quello che Dio ha rivelato, cioè la dottrina nella sua totalità, senza tagliare né aggiungere. San Paolo raccomanda al suo discepolo e collaboratore Timoteo soprattutto una cosa: Ricordati, ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti, che io annuncio e per il quale soffro (cfr 2 Tm 2,8-9). Ma l’Apostolo può dire questo perché lui per primo si è ricordato di Cristo, che lo ha chiamato quando era persecutore dei cristiani, lo ha toccato e trasformato con la sua Grazia. Il catechista allora è un cristiano che porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altri. E’ impegnativo questo! Impegna tutta la vita! Lo stesso Catechismo che cos’è se non memoria di Dio, memoria della sua azione nella storia, del suo essersi fatto vicino a noi in Cristo, presente nella sua Parola, nei Sacramenti, nella sua Chiesa, nel suo amore? Cari catechisti, vi domando: siamo noi memoria di Dio? Siamo veramente come sentinelle che risvegliano negli altri la memoria di Dio, che scalda il cuore? 3. «Guai agli spensierati di Sion», dice il profeta. Quale strada percorrere per non essere persone “spensierate”, che pongono la loro sicurezza in se stessi e nelle cose, ma uomini e donne della memoria di Dio? Nella seconda Lettura san Paolo, scrivendo sempre a Timoteo, dà alcune indicazioni che possono segnare anche il cammino del catechista, il nostro cammino: tendere alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza (cfr 1 Tm 6,11). Il catechista è uomo della memoria di Dio se ha un costante, vitale rapporto con Lui e con il prossimo; se è uomo di fede, che si fida veramente di Dio e pone in Lui la sua sicurezza; se è uomo di carità, di amore, che vede tutti come fratelli; se è uomo di “hypomoné”, di pazienza, di perseveranza, che sa affrontare le difficoltà, le prove, gli insuccessi, con serenità e speranza nel Signore; se è uomo mite, capace di comprensione e di misericordia. Preghiamo il Signore perché siamo tutti uomini e donne che custodiscono e alimentano la memoria di Dio nella propria vita e la sanno risvegliare nel cuore degli altri. Amen". Cercasi "catechisti" in parrocchia!

mercoledì 29 maggio 2013

Oggi, 29 maggio 2013, sono 10 anni che sono sacerdote!

Il 29 maggio 2003 sono stato ordinato sacerdote. Ringrazio il Signore per questo dono inestimabile. Poter renderLo presente nell'Eucarestia, poter assolvere dai peccati nella Sua Potestà e poter essere annoverato tra i "figli prediletti" della Madonna. Essere la "persona più necessaria" - come definiva i preti la Beata Teresa di Calcutta - malgrado che tanti non se ne accorgano. Essere "superiore agli angeli" perchè San Francesco diceva: "Se incontrassi simultaneamente un Angelo e un Sacerdote, saluterei prima il Sacerdote, perché egli è un altro Cristo". Essere "il più grande dono alla mia famiglia" perchè diceva San Giovanni Maria Vianney: "ll più grande dono che Dio possa fare a una famiglia è un figlio sacerdote". Ed essere crocefisso ogni giorno per amore di Cristo a favore della membra sofferenti della Chiesa perchè diceva San Padre Pio: "Quando celebro la S. Messa sono sospeso sulla croce con Gesù". Grazie Signore Gesù per avermi creato, fatto cristiano e fatto sacerdote. Vi benedico. Cristo Regna!

lunedì 27 maggio 2013

Venerdì 31 maggio, ore 20 alla Basilica del Piratello per chiusura del mese di Maggio

Per la chiusura del mese di Maggio, venerdì 31 maggio alle 20 Santo Rosario e a seguire alle 20,30 Santa Messa presso la Basilica della B.V. del Piratello, del Vicariato di Dozza-Toscanella di cui fa parte la parrocchia San Biagio V. e M. in Montecatone. Vi aspettiamo numerosi!
 

venerdì 17 maggio 2013

Restauro Chiesa di San Biagio in Montecatone

Cari parrocchiani, il vostro parroco ogni giorno è in cantiere per seguire i lavori di ristrutturazuine e messa in sicurezza della vostra/nostra chiesetta. Rispetto al budget largamente insufficiente di partenza il vostro parroco ha contribuito in modo consistente con quanto possedeva ed ha indebitato per alcuni anni la parrocchia. Vi chiedo la vostra vicinanza. Mi permetto di chiedere perchè, io per primo, per amore di Gesù e del Suo Corpo che è la Chiesa cerco di dare tutto! Voi sapete che durante la Santa Messa quotidiana e domenicale all'ospedale non faccio mai la questua. Voi sapete che quando qualcuno vuole darmi offerte per i sacramenti, lo indirizzo spesso ai poveri. Ma c'è da dire che la vostra chiesetta ha necessità anche del vostro aiuto. Vi stupirete, senz'altro, quando la vedrete finita! Sapete anche che sta andando avanti anche il progetto per la "Casa di Accoglienza don Riccardo Zuffa" che prevede la realizzazione di 6 appartamentini presso la canonica della parrocchia per l'accoglienza caritativa dei famigliari degli ammalati dell'ospedale di Montecatone. Per il momento la Diocesi non dispone delle risorse occorrenti ma il Vescovo ci è vicino. Occorrono dei volontari che possano impegnarsi in questo progetto, ognuno per il suo tempo e la grandezza del suo cuore. Ho anche invitato, tramite lettera raccomandata, Papa Francesco a venirci a trovare per abbracciare i 170 mielolesi dell'ospedale di Montecatone e ad aiutarci per la costruzione della "Casa di Accoglienza don Riccardo Zuffa". Se siete grati di quanto, per amore di Gesù, si sta cercando di fare potete aiutarci con la vostra preghiera, con il vostro apostolato e anche economicamente con una offerta presso la banca di "Credito di Romagna" alla "Parrocchia San Biagio in Montecatone". L'IBAN è IT91V0327321000000510100705 e il BIC è CRDRIT2FXXX. 

                                                grazie, don Fabio Arlati